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Una giovane donna è ritratta in un limpido paesaggio con tre bambini. Uno dorme abbandonato sulle sue ginocchia, un altro gioca con un uccellino legato ad un filo e a destra una fanciulla avvolge fasce, scambiando un muto sguardo con la madre. Si potrebbe pensare ad una scena di genere, ma anche ad una allegoria della Carità, cui ben si adattano il numero dei fanciulli (tre come la Trinità) e i colori caldi della veste della donna tra cui spicca il rosso, il colore dell’Amore Divino, emblema cromatico della Carità. Precedentemente attribuita a Marcantonio Franceschini, l'opera è stata di recente ricondotta al pittore bolognese Girolamo Bonesi, in base a nuovi studi che hanno consentito di definire il profilo di questo artista, allievo di Giovanni Maria Viani, che si accostò poi con fervore alla maniera di Carlo Cignani. Il debito stilistico verso quest' ultimo è particolarmente evidente nella Carità, opera dello stesso Bonesi, esposta in Cappella Farnese. Nel presente dipinto prevalgono invece gamme cromatiche chiare e brillanti. Il gusto arcadico, i perfetti ovali dei volti lo collocano nell'ambito del classicismo bolognese di primo Settecento.

 

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Giovanni Girolamo Bonesi
, attr. (Bologna, 1653 - 1725)


Scena familiare


olio su tela - 1700/1710 ca.


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